Black ash

Maurizio Caldirola Arte Contemporanea è lieta di annunciare la mostra personale dell’artista Robert Gligorov. L’artista macedone, conosciuto per l’irriverenza simbolica e lo sviluppo metaforico dei suoi lavori, ha studiato un progetto site-specific di forte impatto, per gli spazi della galleria.

L’esperimento di questa mostra parte da una considerazione scientifica secondo la quale la creazione della materia, la formazione della Terra e la generazione degli esseri viventi siano avvenute al buio. Da qui l’idea di Gligorov di creare delle opere al buio usando soltanto il senso del tatto ed il pensiero, cercando di produrre qualcosa di non contaminato dal controllo severo e tecnico dell’occhio, qualcosa che avesse un’originalità liberata dal sapere.

Anche per l’esposizione stessa delle sue “creature” l’artista ha voluto ricreare questo buio installando la sculture all’interno di blocchi che ne negano la vista, così da concedere al visitatore una percezione esclusivamente tattile.
L’oggetto d’arte diviene esperienza inedita e i sentimenti di creazione e fruizione si connettono in netta sfida con l’esigenza contemporanea del visivo.

Siamo all’incipit di un progetto, di un percorso, che dalla scultura porta al dipinto.
Un dipinto inusuale, enigmatico, che racconta sulla tela l’urgenza di esprimere visivamente la sensazione tattile, andando a sottolineare così la contraddizione legata all’ispirazione pittorica, che nasce, appunto, dalla percezione di una scultura cieca, buia, che fluttua tra compiuto e incompiuto.
Black ash mette in luce, ancora una volta, l’eclettismo di Robert Gligorov che, durante la sua carriera, ha esperito la contrapposizione di più tecniche e ha definito un linguaggio legato ad una contestazione socio-politica che in questa mostra ha rivisitato in termini più alti.
“Il motivo principale per il quale adoro l’arte è la sperimentazione, la sua potenzialità speculativa e l’ingrato compito dell’artista di tentare di definire che cosa sia l’arte”. (R.G)

Black ash

Maurizio Caldirola Arte Contemporanea is proud to announce Robert Gilgorov’s solo exhibition. Known for his symbolically irreverent and metaphorically developed works, the Macedonian artist created a highly emotional, site-specific project for the gallery area.

The experiment for this exhibition originates from a scientific assessment that matter, Earth and living beings were created in the darkness. This gave Gilgirov the idea of developing his works in the dark, simply relying on his sense of touch and thought to generate something that is not tarnished by the strict and technical control of the sight: something original and free from knowledge.

In order to recreate such obscure environement, artist decided to show his “creatures” by installing the sculptures inside blocks that prevent them to be viewed, thus offering a mere tactile perception to the visitor.

The piece of art becomes a new experience and feelings of creation and usage connect in contrast with the actual need of seeing the work.

This is the start of a project, a journey from the sculpture to the painting.

An unusual, enigmatic painting that reflects the urge of visually expressing the tactile sensation, thus underlining the inner contradiction of the painter’s inspiration, originating from the perception of a blind, dark sculpture that floats beween complete and incomplete.

Black Ash highlights once again Robert Gilgorov’s eclectic genius. During his career, the artist employed different techniques and defined a socio-political, protest language that is highly renewed in this exhibition.

“The main reason why I love art is experimentation, its speculative potential and the artist’s demanding challenge of trying to define what art is”.(R.G)