Eltjon Valle indaga un tema critico, più che mai attuale sullo sfondo dei nuovi conflitti internazionali e segnato da un forte accento ecologista: il tema del petrolio.
Una ricerca in progress che continua il suo sviluppo servendosi di medium che vanno dall’ installazione alla pittura al disegno, fino all’ utilizzo fisico del reperto, estrapolato dal territorio di appartenenza. I lavori presentati in mostra sono testimonianze vere e proprie, terreno e bitume trasportati dall’ Albania, lì per auto-rappresentarsi, per auto-denunciarsi e per mettere l’ osservatore a contatto con la realtà tragica da cui provengono. Si tratta di pezzi di terra (Land Pieces ), quadri geologici (Studies on Geology), le bolle (Bubbles) e i reperti (The Wells). Eltjon Valle, come un archeologo della modernità, si è avventurato in specifiche zone petrolifere, ricavando, dai sopra luoghi di questi terreni inquinati, un lavoro profondo, fine ed elegante, nonostante il carattere di denuncia e la delicatezza dell’ argomento. Non meno importanti sono i significati antropologici che questo lavoro presenta, legati ad un luogo specifico, ma che sono modello di esempi su scala globale. Il medium utilizzato dall’ artista è il petrolio, impiegato anche nelle rappresentazioni naturalistiche. Gli inizi della pratica artistica sono legati alla sua città di origine, Kuçova, la quale, sotto il regime comunista fu una base industriale petrolifera. Il petrolio fu infatti il primo elemento con cui Valle dipinse fin da bambino ed è tutt’ oggi l’ elemento distintivo dei suoi più importanti cicli di lavori. Alcuni delle opere più rappresentative sono i “Land Pieces”, veri e propri pezzi di terreno inquinato del territorio di Marinz in Albania, su cui poggiano delicate farfalle. Il petrolio è uno dei maggiori fattori di cambaimento globale per quel che riguarda lo sviluppo e l’ inquinamento, per questo motivo Valle, attraverso il suo lavoro, continua ad indagare gli effetti positivi e negativi di questo sfruttamento nella vita di tutti i giorni, oltre che le sue conseguenze nella percezione del paesaggio moderno. Il progetto principale dell’ artista in questo contesto è il progetto site specific di Marinz. Marinz è una piccola zona di campagna vicino alla città industriale in cui l’ artista è cresciuto e, nell’ incontaminata Albania comunista, Marinz era l’ unica realtà inquinata. Fin dal 2012 Eltjon Valle ha dipinto i fiori inquinati di Marinz, mentre prelevava i pezzi di terreno per trasformarli e riqualificarli come opere d’ arte. Valle sostiene che ogni cosa è natura, anche l’ inquinamento, ecco perchè cerca di dare loro una nuova bellezza. Valle ha partecipato alla Biennale di Venezia nel 2011, Padiglione Albania, ha esposto in diverse mostre personali presso La Générale en Manufacture, Sèvres, Parigi, la Galleria Nazionale delle Arti di Tirana e Triennale di Milano.