Ivano Sossella
SottoTraccia
27 giugno - 31 luglio 2024
Maurizio Caldirola Arte Contemporanea espone la sua seconda mostra personale di Ivano Sossella (Genova, 1963).
Dopo il successo del progetto espositivo 1564 (2017), la Galleria è lieta di presentare la mostra SottoTraccia, che vanta di un’appendice critica a cura di Davide Di Maggio.
Il percorso esplora il concetto di “assenza”, percepito negativamente nella cultura occidentale, ma carico di aspetti positivi. L’opera d’arte genera una mancanza: si fatica a descriverla, discuterla, studiarla. E’ proprio da qui che nasce lo stupore che è a sua volta tramite verso un mondo altro, quello dello spirito creativo, che rifugge al massimo dalle certezze e dalle evidenze delle cose.
E’ proprio dall’assenza dello sguardo positivo che si misura la durabilità dell’opera e la sua potenza di creare varchi che sembrano preclusi.
“Sossella soddisfa pienamente questa richiesta, il suo non è un desiderio di evasione, non è un tentativo di sfuggire la realtà”.
Il mondo altro che ci propone Sossella ci immerge in non luoghi, “spazi in cui milioni di individualità si incrociano senza entrare in relazione, sospinti dal desiderio frenetico di consumare come porta di accesso a un cambiamento”.
L’esposizione ci invita a una scoperta mentale dello spazio, non solo oggettuale e architettonica: dall’assenza della visione alla trasformazione dello spazio, fino all’assunzione di uno spazio vitale, quello che abitiamo e che esprime il decorso della nostra vita, “così come i lavori in questa mostra possono esprimere il significato metaforico del decorso temporale che ha portato alla loro creazione”.
Il segno dell’artista lasciato sul cemento è l’unico che può produrre un cambio di prospettiva. Egli ci esorta a superare la linea della interpretabilità, esortando lo spettatore ad assumere una posizione dinamica di fronte ad opere che eludono la staticità. Lo smarrimento della percezione visiva e intellettiva lascia posto alla dimensione della meraviglia dell’assenza, che scorre come un flusso, sottotraccia.
“E’ come guardare le montagne, che appaiono statiche, sempre uguali, eterne, ma allo stesso tempo sono una cosa incredibile per quello che rappresentano e contengono, si muovono, si modificano, creandoti sempre stato di meraviglia, di stupore.”
La mostra è aperta su appuntamento, clicca qui per contattarci.